Poematia et Epigrammata/XII

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 XI XIII 

XII. - CORDA FRATRES

Utcumque dulcis limina patriae
solo exsulantes corpore liquimus,
485 miramur ignotis in oris
            nota diu bene corda, fratres. Qui cum sciamus bella parentibus
pugnata, «Signum dicite» dicimus
      utrique: «Pax» et «Lux» utrimque
490 corda sonant et «Havete, fratres». Tellure, sacris, aequore, legibus
divisa pubes absumus, adsumus,
      non ora nec linguam genusve
            consimiles, nisi corda fratres.

XII. - CORDA FRATRES Quando lasciamo le soglie della dolce patria, partendo col corpo e restando con l’anima, ecco in paesi sconosciuti ci meravigliamo di trovare dei cuori conosciuti ben da gran tempo, o fratelli!

Noi che sappiamo qualcosa delle guerre che combatterono i nostri padri, gli uni agli altri diciamo «La parola d’ordine», e dall’una e dall’altra parte i cuori rispondono «Pace» e «Luce» e «Gioia con voi, o fratelli!»

Noi, gioventú divisa da terra e mare, da religione e da leggi, siamo lontani e vicini, assenti e presenti, non simili tra noi di faccia, di lingua e di schiatta, ma di cuore... fratelli!